Alla c.a. del
Sindaco del Comune di Macerata Campania
Avv. Giovanni Battista Di Matteo
e del Consiglio comunale

Gentile Sindaco, gentili Consigliere e Consiglieri comunali,

apprendiamo che giovedì 25 settembre verrà discussa dal Consiglio comunale la proposta di delibera di attribuire alla comunità di Macerata Campania la denominazione tipica di “Paese dei Carri di Sant’Antonio Abate”. La notizia se da un lato evidenzia l’attenzione dell’amministrazione comunale a certe tematiche, dall’altro suscita perplessità e preoccupazione.

Ci preme sottolineare che il Patrimonio Culturale Immateriale è l’insieme delle tradizioni, espressioni orali, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenze sulla natura e l’universo e artigianato tradizionale, tramandato da generazione in generazione in seno a una comunità. Partendo da questa definizione, fornita, tra l’altro, dall’UNESCO, è abbastanza chiaro che la salvaguardia del patrimonio culturale che rende unica Macerata Campania non possa e non debba focalizzarsi solo sulla parte più espressiva, ovvero la musica prodotta percuotendo botti, tini e falci, ma anche sulla corretta preservazione della lingua e delle esatte terminologie con cui il nostro popolo da secoli è abituato a usare. Se per tanti dire “Sant’Antonio Abate” o “Sant’Antuono” (traduzione in napoletano) poco cambia, non è la stessa cosa indicare i Carri nel modo i cui è stato proposto, soprattutto se poi lo associamo alla denominazione della comunità. A Macerata Campania da sempre i Carri sono stati indicati come “Carri di Sant’Antuono”, un modo di dire ormai cristallizzato nella nostra tradizione.

Inoltre, ci preme ricordare che già nel 2012 la nostra comunità ha assunto una denominazione tipica: “Paese della Pastellessa”. Si confronti la delibera n. 29 del 21/11/2012, votata peraltro all’unanimità dall’assemblea cittadina. La denominazione di “Paese della Pastellessa” potrebbe non piacere, ma se è avvertita dal Consiglio come un’esigenza insopprimibile cambiarla, si trovi almeno il modo di non cancellare del tutto quanto approvato nel 2012. Ci si ponga l’obiettivo di migliorare, se migliorabile, quella decisione, proponendo un testo che aggiorni l’attuale con una denominazione che potrebbe essere: “Paese della Pastellessa e dei Carri di Sant’Antuono”.

La delibera del 2012 è stato un atto importantissimo che, già nel titolo, restituiva il suo obiettivo: “Interventi di salvaguardia e sostegno del patrimonio culturale immateriale e della diversità culturale della comunità di Macerata Campania e riconoscimento della Festa di Sant’Antuono”. L’atto ha dato al nostro Comune il titolo di “Paese della Pastellessa”. Ha consentito alla nostra comunità di riconoscere ufficialmente, sulla base della Convenzione UNESCO del 2003, la Festa di Sant’Antuono e le espressioni culturali ad essa inerenti come Patrimonio Culturale Immateriale di Macerata Campania, ponendo le basi per la salvaguardia e il sostegno di tale patrimonio. A partire da quella data il Comune di Macerata Campania si è impegnato ufficialmente a tutelare ai fini di legge tale patrimonio, utilizzando tra l’altro le seguenti denominazioni e marchi per una corretta promozione: “Macerata Campania Paese della Pastellessa”, “Bottari di Macerata Campania”, “Battuglia di Pastellessa”, “Festa di Sant’Antuono Patrimonio culturale immateriale di Macerata Campania”.

La nostra Associazione ha avuto l’onore di presentare alla comunità internazionale questo importante atto come “buona pratica di salvaguardia” nella sede centrale dell’UNESCO a Parigi il 26/11/2014, durante i lavori della IX sessione del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, puntualizzando, a suo tempo, che rappresentava uno dei primi esempi in Italia, con l’invito ad emularlo in altre comunità a difesa del patrimonio vivente.

Con la speranza che le nostre riflessioni contribuiscano a sana discussione in aula, porgiamo i più cordiali saluti.

Macerata Campania, lì 23/09/2025.

Alfonso Munno
Presidente Associazione Sant’Antuono
& le Battuglie di Pastellessa