Macerata Campania: Festa di Sant’Antuono, tradizione e identità del popolo
Nel corso del Convegno l’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa ha annunciato alla popolazione il suo Accreditamento come ONG UNESCO
“L’importanza del nostro patrimonio culturale immateriale”, è questo il titolo del Convegno andato in scena giovedì 26 Giugno a Macerata Campania. Nell’occasione l’aula consiliare del Comune maceratese ha ospitato le tante persone che sono accorse ad assistere la manifestazione, la quale ha avuto come tema principale il recente Accreditamento dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa come Organizzazione Non Governativa consulente del Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, in virtù delle comprovate e consolidate competenze in tale campo.
A tal riguardo il moderatore del Convegno Vincenzo Capuano, segretario dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, ha spiegato ai presenti la rilevanza e gli obblighi del nuovo ruolo assunto dall’Associazione e l’importanza della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale emessa a Parigi nel 2003: “Tale importante riconoscimento premia il lavoro svolto ininterrottamente dalla nostra Associazione – ha aggiunto Vincenzo Capuano – mirato alla ricerca, documentazione, salvaguardia, promozione e trasmissione in modo corretto del patrimonio culturale immateriale in tutte le sue espressioni, soprattutto grazie alla collaborazione con la comunità, con le autorità e le istituzioni primo fra tutti il Comitato ICHNet. La nostra Associazione continuerà a lavorare conservando una visione a 360° mirata alla salvaguardia del patrimonio, lontano da quello che è puro campanilismo”.
L’evento culturale, organizzato dall’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa con la Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo e con il patrocinio del Comitato ICHNet e del Comune di Macerata Campania, ha consentito ai presenti di affrontare tematiche riguardo l’importanza del Patrimonio Culturale Immateriale, che rappresenta l’identità della comunità, con lo scopo di aumentare la consapevolezza della sua salvaguardia ponendo l’attenzione sul ruolo assunto dai detentori della tradizione.
L’interessante programma ha visto l’apertura dei lavori con i saluti del sindaco di Macerata Campania Luigi Munno, il quale ha elogiato il lavoro svolto fino ad ora dall’Associazione Sant’Antuono e ha spiegato ai presenti l’impegno dell’attuale Amministrazione mirata alla salvaguardia del patrimonio culturale, riguardo al quale il presidente della commissione UNESCO per l’Italia Giovanni Puglisi ha dichiarato qualche giorno fa: “Tradizioni musicali e popolari come quelle della Battuglia di Pastellessa di Macerata Campania hanno un’importanza fondamentale non solo per l’Italia ma per tutto il mondo. Questo tipo di manifestazioni fanno parte del patrimonio immateriale che realizza l’identità nazionale di un popolo. Sono queste consuetudini, storie, cosiddette minori, ma in realtà alternative, a costituire il fondamento di una nazione e sulla base di queste identità, si costruisce anche il carattere di un intero popolo. A lungo l’Unesco ha tutelato esclusivamente il patrimonio storico-artistico ma, rendendosi conto che c’erano nazioni che non avevano particolari eccellenze, bensì importanti tradizioni del patrimonio immateriale, ha cominciato a tutelarlo. Il primo patrimonio immateriale tutelato è stata la piazza Jamal El Fna di Marrachech che non è un monumento ma un luogo dove si realizza storia e cultura. In qualche modo la tradizione musicale è tutto ciò che ne è corollario di Macerata Campania ha lo stesso valore formativo. In realtà l’idea del patrimonio immateriale è nata anche perché le nazioni che avevano grandi monumenti avevano avuto anche grandi ricchezze e grandi poteri – (Fonte: L’Eco di Caserta di Avvenire)”.
“Questa tradizione coinvolge tutta la popolazione, con un susseguirsi di emozioni…essa rappresenta tutti noi e dobbiamo essere fieri di essa”, con queste parole il presidente del consiglio comunale Donato Capuano ha iniziato il suo discorso di introduzione nel corso del quale si è complimentato con l’intera comunità per il lavoro svolto nel sostegno delle tradizioni locali, elogiando l’impegno delle tante Battuglie di Pastellessa presenti sul territorio e dell’Associazione Sant’Antuono che le rappresenta, ma soprattutto il lavoro di studio fatto negli anni dai tanti, fra cui il compianto prof. Pasquale Capuano che con le sue ricerche, studi e libri ha lasciato alla popolazione un inestimabile patrimonio da cui attingere. Il presidente ha ringraziato le persone presenti alla manifestazione, fra cui i rappresentanti Cosimo Cristillo e Palma Piccerillo dell’Amministrazione della vicina Portico di Caserta, la quale è stata invitata a stipulare con Macerata Campania un protocollo di intesa sulle tradizioni come simbolo di fratellanza e collaborazione.
A seguire l’intervento del presidente dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa Alfonso Munno, il quale ha dichiarato: “Per me, che da oltre 30 anni sono impegnato nella Salvaguardia di questa tradizione e nell’organizzazione della Festa di Sant’Antuono, costituisce un grande onore rappresentare l’Associazione presso l’UNESCO. Per il riconoscimento ottenuto Vorrei ringraziare tutte le Battuglie di Pastellessa, il nostro Comune e il nostro Abate curato don Gianfranco Boccia”.
Il Convegno ha visto l’intervento dell’antropologo Mariano Fresta il quale, forte della sua esperienza di studio in Italia, ha spiegato ai presenti l’importanza delle tradizioni contadine e come queste siano distribuite sul territorio nazionale e come si siano evolute nel corso del tempo, sottolineando come sia importante insegnare ai più giovani gli usi e i costumi della comunità in cui vivono.
A questa è seguita la lettura dell’intervento dell’antropologo Augusto Ferraiulo della Boston University, il quale ha evidenziato l’attenzione posta dagli studiosi negli Stati Uniti al folklore italiano, connesso, ma non sempre, al fenomeno migratorio, dichiarando quanto segue: “Vedo nell’organizzazione di questo convegno il desiderio di rimboccarsi le maniche e offrire alla comunità un lavoro di riflessione su se stessa. Personalmente ritengo che tale discorso vada affrontato nel quadro di un lavoro di squadra, accentuando con forza il carattere comunitario del bene folklorico. Credo sia questo uno dei mandati che il riconoscimento UNESCO provochi, e sono certo che tutti saranno ben lieti di affrontare questo impegno, a partire dall’istituzione comunale di cui conosco personalmente le capacità e la visione”.
È seguito poi l’intervento dello storico Andrea Massaro, noto ricercatore della Provincia di Caserta e Avellino a cui si devono i primi studi sulla civiltà e sulle tradizioni a Macerata Campania, il quale ha ripercorso gli ultimi secoli di storia che ha accompagnato la città di Macerata Campania e la tipica festa di Sant’Antuono: “Auguro ai cittadini di Macerata, Caturano e Casalba – ha aggiunto Andrea Massaro – una serena e lieta convivenza ispirata alla cultura e ai principi di vita delle generazioni passate, le quali hanno lasciato esempi di civiltà e laboriosità che si esprimono anche con il sano entusiasmo nei riti collettivi di tutta la popolazione, quale le Battuglie di Pastellessa, apprezzate non solo a Macerata ma anche nel resto del mondo”.
Ha concluso il dibattito Luca De Simone dell’Associazione Radici di Marcianise, impegnata da anni nella salvaguardia e nella promozione in modo corretto de “‘O ball ‘e l’urz”, ballo e canto sul tamburo tipico dell’area marcianisana. Luca De Simone ha evidenziato l’importanza della convivibilità fra le tradizioni e come sia importante instaurare delle politiche di salvaguardia e sostenibilità comuni, portando ad esempio il lavoro fatto insieme da Macerata Campania e Marcianise in questi anni.
A fine manifestazione il presidente del consiglio comunale Donato Capuano ha consegnato al presidente dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa Alfonso Munno una targa commemorativa in merito all’accreditamento ottenuto. Il segretario dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa Vincenzo Capuano ha poi consegnato alla comunità intera una botte realizzata in ceramica, simbolo della tradizione maceratese, come ringraziamento per il lavoro svolto nei secoli in sostegno del patrimonio culturale.