Sant’Antuono tammorr, panorr e fuoc il 7-8 febbraio 2015 a Recale

Anche quest’anno la Pro-Loco Nuova Recale insieme alla Parrocchia S. Maria Assunta di Recale in Provincia di Caserta è pronta, per l’ottavo anno consecutivo, ad iniziare i tradizionali festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate protettore degli agricoltori e degli allevatori, quindi di tutte le attività contadine in genere.

Da quest’anno si cercherà di creare un circuito con i paesi vicini che ugualmente festeggiano Sant’Antuono così da poter condividere idee e tradizioni locali.

Molte novità vedremo tra sabato 7 e domenica 8 febbraio 2015 tra cui la prima edizione dei “Giochi di un tempo” istituita in memoria di un socio della Pro loco venuto a mancare prematuramente. Con la collaborazione dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa di Macerata Campania accreditata come NGO presso l’UNESCO rivivremo, attraverso i giochi come la corsa dei sacchi, la corsa con le botti, il tiro alla fune, la corsa con la carriola e tanti altri, momenti di aggregazione e di svago in cui, un tempo, si dimenticavano le fatiche di tutti i giorni. Giochi che saranno patrocinati dall’Associazione Giochi Antichi di Verona.

Altra novità sarà rappresentata dal tradizionale maceratese “Carro di Sant’Antuono” che girerà per le vie del paese nel pomeriggio di domenica 8 febbraio.

Non mancheranno poi i tre elementi fondamentali che caratterizzano la festa “Tammorra, Panorra e Fuoco”, nonché la benedizione degli animali, l’accensione del caratteristico falò di Sant’Antonio Abate, la riffa animata dalla banda musicale nella giornata di sabato 7 febbraio, la musica tradizionale di “Terra di Lavoro” a cura dell’Associazione Radici di Marcianise, i fuochi pirotecnici con le “figure” tradizionali nella giornata di domenica 8 febbraio. Sarà possibile in entrambi i giorni gustare presso gli stand gastronomici la “Panorra” ed altri piatti tipici della tradizione contadina locale.

Si mostra entusiasta il Presidente della Pro-Loco Nuova Recale Andrea Mastroianni:«È una tradizione che andava ripresa e speriamo che con il nuovo anno riusciremo a realizzare a pieno un circuito caratterizzato da tutti i paesi limitrofi che come noi festeggiano Sant’Antuono in modo da poter vivere anche con altre realtà questo momento religioso, storico, culturale, artistico-folkloristico».

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