Si è svolta sabato 13 Settembre 2014, al termine della messa serale nella Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo di Macerata Campania, la consegna della seconda edizione del premio Historia Loci. In una Chiesa molto gremita il presidente Alfonso Munno dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa ha consegnato l’ambito premio allo storico Andrea Massaro, maceratese di nascita e avellinese di adozione, a cui va il merito con le sue ricerche e pubblicazioni di aver contribuito enormemente alla valorizzazione della Festa di Sant’Antuono attraverso la ricostruzione storica di Macerata Campania e della tradizione delle Battuglie di Pastellessa.
Il premio Historia Loci, istituito nell’anno 2012 dall’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, si pone l’obiettivo di riconoscere tutte quelle persone ed enti che hanno contribuito in modo fattivo alla salvaguardia, alla trasmissione e alla valorizzazione della Festa di Sant’Antuono e delle espressioni culturali ad essa inerenti, come la musica a Pastellessa, patrimonio culturale immateriale di Macerata Campania. Il premio, realizzato dall’artigiano Stanislao Massaro, consiste in una scultura raffigurante Sant’Antonio Abate, a conferma del forte legame della comunità maceratese con la figura antoniana.
Andrea Massaro, nato a Macerata Campania nel 1938, è stato alle dipendenze del Comune di Avellino prima come Archivista Capo Sezione e poi come Dirigente delle Ripartizioni Pubblica Istruzione e Cultura e Servizi Sociali, occupando per oltre un ventennio l’incarico di Segretario della Commissione alla Toponomastica del Comune irpino della quale successivamente è stato nominato Componente e Vice Presidente. Giornalista e pubblicista, dopo il collocamento in pensione è stato nominato dalla Giunta Municipale del capoluogo irpino Direttore Onorario dell’Archivio Storico Comunale di Avellino. Nel corso degli anni, con varie pubblicazioni, si è adoperato nella ricostruzione storica di Macerata Campania, suo paese di nascita, e delle sue frazioni: Aspetti di vita a Macerata e Caturano nei secoli passati, Marigliano 1987; Cuzzoli, un “competente” paese misteriosamente scomparso, Atripalda 1988; La Prigioniera di Cuzzoli, Atripalda 1989; Duelli a Piazza dei Giudici di Capua, Capua 1989; Francesco D’Isa, commediografo capuano del XVII secolo, Atripalda 1990; Una visita pastorale di Mondillo Orsini da Solofra, Arcivescovo di Capua nel casale di Caturano, Avellino 1990; Popolo e Clero di Macerata nei processi di Capua, Avellino 1992; Ricordi ed immagini di Macerata Campania, Caturano e Casalba, Avellino 1993; San Marcello Martire Patrono e Protettore di Caturano, Avellino 1994; Le Battuglie di Pastellesse di Caturano, Avellino 1994; Casalba e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, Avellino 1995; Una Famiglia di Terra di Lavoro – I Massaro di Macerata Campania, Avellino 2002. Insignito dell’onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana” di Commendatore, nel 1987 gli è stato assegnato il prestigioso “Premio per la Cultura” da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alla consegna del premio Andrea Massaro ha ringraziato tutti i presenti, fra cui l’abate curato don Gianfranco Boccia e il presidente del consiglio comunale Donato Capuano, il quale ha preso parte insieme ad Andrea Massaro alla foto di rito con i componenti dell’Associazione: Domenico Salzillo, Vincenzo Capuano, Alfonso Munno, Antonio Fabozzi e Raffaele Iodice.
Questo il commento dell’ing. Vincenzo Capuano segretario dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa: «Il premio Historia Loci rientra tra i programmi di educazione, sensibilizzazione ed informazione attuati dalla nostra Associazione in linea con la Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Tale premio consente alla nostra comunità di avere una maggiore percettibilità del valore del Patrimonio Culturale Immateriale, garantendo nel contempo il riconoscimento, il rispetto e la valorizzazione. Quest’anno abbiamo voluto premiare il nostro concittadino Andrea Massaro per il grande lavoro che ha svolto negli anni, grazie al quale oggi abbiamo la possibilità di raccontare ai posteri un pezzo della nostra storia».