Il coro di piazza San Giovanni accompagna il gruppo di Macerata Campania in Bella Ciao
La musica a Pastellessa al Concertone. I bottari della Cantica Popolare diretti dal maestro Stany Roggiero, insieme al violinista Alessandro Quarta, accompagnati dagli artisti in tuta blu, hanno aperto la venticinquesima edizione del Concerto del Primo Maggio a Roma, organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Il gruppo di Macerata Campania dopo le esperienze di calibro internazionale, come il Leuciana Summer Festival e il Settembre al Borgo, arriva sul palcoscenico del Concertone in diretta RAI.
Il tema di questa edizione è “la solidarietà che fa la differenza” ed ecco, quindi, ad aprire il tradizionale concerto di piazza San Giovanni un minuto di silenzio sul ricordo delle popolazioni del Tibet colpite dal terremoto e i migranti che perdono la vita nel Mediterraneo, così come ribadito dalla conduttrice Camila Raznovich. Dopo il minuto di silenzio chiesto dalla conduttrice del Concertone a piazza San Giovanni, il pubblico si è lanciato nel primo coro della giornata in “Bella Ciao”, eseguita sul palco dai bottari della Cantica Popolare e dal violinista Alessandro Quarta, che prima accenna qualche nota dell’Inno di Mameli per poi lanciarsi in una torrida e originale versione della canzone simbolo della Liberazione d’Italia nel suo settantesimo anniversario.
Per la maratona musicale organizzata dai sindacati sono arrivate a piazza San Giovanni oltre 700 mila persone, che hanno affollato la piazza fin dalla mattina in attesa dei loro beniamini. «Per noi è stato un grande onore – commenta così il maestro Stany Roggiero – rappresentare Macerata Campania in questo importante contesto. Sul palco di piazza San Giovanni abbiamo provato una grande emozione». Questo il commento dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa: «Complimenti al maestro Stany Roggiero e ai ragazzi della Cantica Popolare – conclude così il segretario ing. Vincenzo Capuano – per la partecipazione al Concertone e il grande lavoro svolto mirato alla promozione della nostra antica tradizione».