Ritmi di Festa dell’antropologo Paolo Apolito, il testo che rappresenta ormai un best seller della letteratura delle scienze umane.
Venerdì 20 marzo 2015 dalle ore 19:00 alle ore 21:00 presso il Club Etnie di Marcianise l’autore presenterà il suo ultimo libro Ritmi di Festa, con una presentazione teatralizzata e coinvolgente del testo stesso, una performance da non perdere, ed un momento di confronto sui temi del legame sociale a partire dal ritmo.
L’evento organizzato dal Club Etnie e dall’Associazione Radici di Marcianise, in collaborazione con l’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, ICHNet e i Ballatori dell’Agro Aversano, rientra nei consueti appuntamenti dedicati alla riflessione sulla cultura immateriale promossi dalle realtà coinvolte sul territorio del basso casertano. Dopo la performance ci sarà un dibattito pubblico in cui sarà possibile rivolgere domande all’autore.
PAOLO APOLITO | Ritmi di Festa
Corpo, danza, socialità
Negli esseri umani la musicalità è una dote innata. Noi attraversiamo il tempo della nostra vita camminando, correndo, saltando, strisciando, toccando, scavando, tagliando, cucendo, bussando, carezzando, scrivendo, leggendo, parlando: sono tutte azioni che hanno intrecci ritmico-musicali.
Il 24 dicembre 1914 sul fronte occidentale decine di migliaia di soldati nemici deposero spontaneamente le armi e celebrarono insieme il Natale. Un evento che colse del tutto impreparati gli alti comandi degli eserciti contrapposti. Come fu possibile, il giorno dopo, tornare a uccidersi? La festa non è forse prerogativa di una comunità, dunque impossibile tra nemici? Altri festeggiamenti inauditi, perfino nei lager e nei gulag, ci spingono a rileggere le stesse feste «normali», per scoprire come un certo modo ritmico di stare insieme sia ben più che l’espressione di una futile nostalgia folkloristica: ha radici evolutive, attestate nella vita sociale dei primati nostri precursori, e corrisponde in termini sociali a quelle intense relazioni a due – tra madre e figlio, tra amanti, tra amici – che sono cardine di ogni esperienza vitale.
Paolo Apolito insegna Antropologia culturale nell’Università di Roma Tre. Ha pubblicato, tra l’altro: «Dice che hanno visto la Madonna» e «Il cielo in terra» (Il Mulino, 1990 e 1992), «Internet e la Madonna» (Feltrinelli, 2002), «Il gioco del festival. Il romanzo del Giffoni Film Festival» e «Con la voce di un altro» (L’ancora del Mediterraneo, 2004 e 2006).